Per un gatto o un cane un uomo può essere davvero speciale, in alcuni casi essi tentano addirittura di accoppiarsi con soggetti umani (e pure il contrario a volte).
Ma normalmente, in un mondo di esseri viventi, ogni individuo ha una categoria particolare di altri individui con cui interagisce, quelli della sua stessa specie.
Per l'individuo in questione, qualunque sia la sua specie, i membri della stessa saranno i suoi consimili.
I consimili, in tutte le specie sociali e nella maggior parte di quelle sessuate, sono molto importanti per l'individuo, in quanto il riconoscimento dell'individuo della stessa specie è fondamentale per potersi aggregare, difendere, cooperare e soprattutto riprodurre.
Sovente gli uomini tendono a dare alla parola "uomo", che riferisce i loro consimili, un senso trascendentale, spesso mistico, come se questo concetto andasse al di la dell'ordine naturale delle cose.
Una visione così ottusamente antropocentrica pecca di assolutismo, ipersoggettività e, in definitiva, mancando della dovuta relatività si allontana dalle realtà più ultime della vita.
Lo schema di proiezione assolutista e antropocentrico è un classico storico, e si è seguito quando incontrando nuove informazioni le si è interpretate in una visione antropocentrica.
Questo perché intuitivamente interpretiamo le nuove informazioni sulla base dei modelli interpretativi più familiari, ed essendo noi una specie altamente sociale e che interagisce molto coi suoi consimili, per chiunque di noi il modello interpretativo umano è familiare e intuitivo, e in parte anche rafforzato dalla genetica.
Un paio di esempi dello stesso schema di proiezione basato su modelli interpretativi antropomorfi, che più che un errore è un passo evolutivo obsoleto, sono classici storici, quali:
- Il sistema eliocentrico, quando si pensava che il sole fosse al centro dell'universo
- Tutti i sistemi teologici che danno una forma più o meno antropomorfa alla rappresentazione ed al carattere del loro dio, con attributi fisici e caratteriali caratteristici umani, o desiderabili dagli uomini.
In realtà l'uomo per l'uomo è niente di più, niente di meno, che il consimile, esattamente quello che un cane è per un cane, un gatto è per un gatto, e una formica per una formica, ma sempre e solo relativamente, dando alla vita un significato più ampio e relativo.
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